domenica 30 novembre 2014

Tre maratone novembrine: i muscolosi.

   Zeus e Thor non sono stati proprio benevoli... in tutte e 3 le gare abbiamo trovato condizioni climatiche molto difficili.
   Tutti e tre i corsari condividono una caratteristica: sono atleti molto ben muscolati, pesanti (75-80kg), immuni dagli infortuni (gratt i ball...), sarà un caso?

   NICO è andato a New York il 2 novembre. Già l'anno scorso seguito da me a Berlino (gara velocissima) aveva ritoccato il personal best in 3h14. Poi ha fatto da solo (bici e trail) fino a luglio quando è tornato nella Tortuga; per la verità non era in condizioni splendide, ricordo all'inizio un 4x2000 a 4'25. Ma abbiamo aggiustato le cose alla svelta e alla fine dagli allenamenti fatti potevo prevedere un passo in maratona tra 4'25 (condizioni perfette) e 4'30 (condizioni difficili).
   A New York naturalmente le condizioni sono difficili (salite, vento a 28 nodi contrario nella seconda parte) per cui ha fatto 3h10, personale battuto di 4'... curiosità: di passaggio ha fatto pure il personale in mezzamaratona...

   NINO è andato a Torino il 16. E' nella filibusta da agosto e aveva un personal best di 3h11 fatto a febbraio. Bello palestrato, ha un talento nascosto per le brevi distanze (ma non diteglielo). Preparazione molto liscia, lunghi strutturati molto performanti. Ma a una settimana dalla gara ha avuto febbre e ha sofferto abbastanza di ansia pre gara.
   A Torino abbiamo trovato un umidità vicina al 100% dopo giorni di pioggia. Sappiamo bene che l'umidità causa problemi di termoregolazione, elettrolitici e abbassa la densità di ossigeno nell'aria (legge di Avogadro). Ha tentato il colpo gobbo, è partito a 4'15 e tenuto fino al 30°, poi un po' di salita e... strack! Crampo all'adduttore... si ferma, massaggi, stretching, corsetta... insomma alla fine 3h09, personale battuto di oltre 2', però ci meritavamo qualcosa di meglio.

   DANIELE è con me da giugno, maratona precedente 3h07 a Stoccolma a maggio. Non in buone condizioni (ricordo un primo medio di 8km a 4'08) ma abbiamo il tempo di fare un buon periodo di velocizzazione: a inizio settembre arriva a fare 4x2000 a 3'42 e un medio di 14km a 3'53 (anche lui sarebbe da testare bene in distanze brevi). Quindi preparazione specifica per la maratona. Ci sono stati dei periodi difficili a causa del lavoro. Ma alla fine la forma sembra buona per un sub 3h.
   Ma oggi a Firenze il clima era pessimo per una maratona, 20° e umidità 93%... passa alla mezza in 1h28 ma nel finale perde qualcosa e chiude in .3h01
   Comunque migliorare il precedente 3h07 di 6' in una giornataccia come questa non è da disprezzare.

venerdì 28 novembre 2014

Cronaca di una morte annunciata

   Non è questione di fato, di sfiga, è questione di DETERMINISMO, causa-effetto. La "volontà" dei singoli non conta nulla di fronte alle leggi della natura.

   Glielo dissi e ridissi, qualcuno mi diede dell'"arrogante professorino", niente da fare, correre allegramente verso il baratro. Ora che è successo però tutti a dirle le cose che le dicevo io quando ero "arrogante professorino".
   Lei è una ragazza 17enne talentuosa e volenterosa (troppo volenterosa), si allenava da sola facendo un mare di chilometri tutti lenti. Aveva bisogno di un allenatore, andò a finire nelle mani di un allenatore federale che, come quasi tutti gli allenatori federali, proviene dal settore velocità e dai corsi FIDAL, sì, quei corsi in cui se dici che qualcuno atterra di tallone o che i keniani fanno molto lentamente il 70% del chilometraggio (ovvero la verità) ti bocciano.
   Ebbene, questo allenatore in manco 2 mesi è riuscito a spaccarla, grave infortunio al ginocchio. Ecco a voi 2 settimane di tabella autunnale per i 10000 per una ragazza alle prime armi, secondo il "genio":

Lun:   10' corsa sugli spalti 30' di potenziamento sui gradoni e a carico naturale + 10x100m + 2000 a palla
Mar:  1h10 medio
Mer:  10x100 m salita + 40' fondo lento
Gio: riposo
Ven:   10x80 m + 10x500
Sab:   1h10 medio
Dom:  Lungo (18 km)
Lun:   10' corsa sugli spalti + 30' potenza sui gradoni + 8x60 + 4x1000m
Mar:  12x100m + 45' fondo medio
Mer:   20' tecnica e tante andature + 12x120m
Gio : riposo
Ven:   10x80 m + 8 km fartlek 400 forti 400 lenti
Sab:   40' medio + 10' a cannone + 15' lento
Dom:  Lungo (17 km)

martedì 25 novembre 2014

Perché sono arrabbiato

   Perché nella foto ho un'espressione dura... chi mi conosce sa che dal vivo sono più bellino e affabile... ma quando deambulo nei territori dell'atletica vedo attorno a me una landa brulla e desolata, una landa che in passato fu rigogliosa. Non mi capacito di ciò. Oddio, germogli freschi ce ne sono, ma sono soffocati... occorre estirpare erbacce e rami secchi. E poi deve piovere, tanto, temporali violenti, venti impetuosi.

   L'atletica non è una scienza esatta, siamo macchine molto complesse e diverse l'una dall'altra. Non riusciremo mai a sapere tutto e a trovare il Graal del metodo d'allenamento valido per tutti e per sempre. E meno male, altrimenti cosa ci starebbero a fare gli allenatori?
   Ma in alcuni argomenti possiamo sapere con buona approssimazione ciò che è vero e ciò che è falso, possiamo falsificare teorie errate, possiamo falsificare FRASI del discorso che non corrispondono ai fatti, magari perchè sono frasi assolutistiche mentre si accordano ai fatti solo in una minoranza di casi.
   Ho la faccia arrabbiata perchè non mi capacito del fatto che non ci si renda conto dell'errore quando a me questo appare chiaro, limpido. E in molti ambiti, se si STUDIA (in inglese), si scopre che vengono fatti studi scientifici serissimi che fanno chiarezza.

   Ho un file chiamato "athletic's strunzate" in cui raccolgo centinaia di frasi incredibili dette da atleti e allenatori, anche d'alto bordo. Ragazzi, non è possibile che chi ha un neurone e mezzo e bazzica l'atletica da decenni possa dire certe cose. Non farò nomi ma ne parleremo... per ora alcuni esempi:
- "l'uomo non è fatto per correre più di 1h20"
- "mai appoggiare di tallone"
- "rigido, non sollevava i piedi da terra... non va da nessuna parte" (xxx su Gatlin in batteria, poi argento 9.85 con pioggia e vento contro)
- "i keniani hanno un solo gastrocnemio" (laureato iusm, allenatore, atleta nazionale).

   Eh sì, occorre costruire una sorta di "campo di rieducazione" dell'atletica...

lunedì 24 novembre 2014

Il perché di un blog "corsaro"


   Vivo in Brasile, dove faccio l'allenatore operando sul campo e per palestre e piscine. Seguo anche atleti online in Italia, Svizzera, Canada, Gran Bretagna.
   In campo editoriale ho partecipato ad alcune iniziative, come quelle esposte in home page, e di vari articoli su diversi siti. Ho fatto anche il preparatore atletico nel calcio.
   Mi ritengo soprattutto uno "studioso" di atletica. Amo da sempre studiare e la conoscenza di 5 lingue aiuta, anche nello sport, settore in cui è raro che escano studi scientifici in italiano.

   Mi innamorai dell'atletica nel 1976 ammirando le sontuose falcate del "caballo", Alberto Juantorena. Iniziai a correre anch'io nel 1980, ma soprattutto iniziai a studiare l'argomento "allenamento" e in 35 anni di nozioni teoriche e sperimentazioni empiriche se ne sono accumulate molte.

   Oggi lavoro in simbiosi con un'"equipe" che comprende altri allenatori (fidal o meno) e anche esperti di fisiologia e biomeccanica. Mi occupo soprattutto di atleti master, di tutti i livelli, ma collaboro anche con atleti di livello assoluto, direttamente o come consulente dei loro allenatori.

   L'atletica italiana (come penso tutto il paese) è da alcuni lustri gravata da problemi di ogni ordine e grado. Per quello che ci compete, l'aspetto tecnico, io e la mia equipe siamo molto critici nei confronti di un ambiente spesso fatto di idee vecchie, di irrazionalità, di tare logiche, di incapacità di leggere la realtà e accettarne i responsi ammettendo gli errori... siamo un po' un paese in cui conta più la tradizione, l'autorità di certi "santoni" che non la razionalità e l'evidenza empirica.

   Ecco il motivo del carattere tecnico-scientifico e critico di questo blog.

Un grazie a tutti i lettori.